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Le piante che ci aiutano d’inverno

Quali sono le piante che ci aiutano d’inverno? Ecco quali sono le piante amiche dell’uomo che ci difendono dai rigori invernali:

BETULLA PUBESCENS

E’ una pianta che cresce spontaneamente nei paesi nordici, dove il clima è molto rigido, ma cresce bene anche in Italia al di sopra dei 700 metri di altezza. Ha il tronco e i rami più grossi ricoperti di scaglie bianche che si sfaldano in lamelle.

Vengono utilizzate, per le loro proprietà benefiche, le foglie, le gemme, i semi, la linfa e la corteccia.

Della Betula Pubescens, sono soprattutto le foglie ad essere utilizzate come diuretico a cui si abbinano proprietà antinfiammatorie.

ECHINACEA ANGUSTIFOGLIA

E’ originaria del Nord America, e veniva usata anche dagli indiani del Sud Dakota per cicatrizzare le ferite e per curare malattie delle vie respiratorie. Ha un bellissimo fiore rosa ma la parte più usata come fitoterapico sono le radici. Ha proprietà antinfiammatori, antibatteriche e immunostimolanti, molto utile per rinforzare il nostro sistema immunitario.

JUGLANS REGIA

Il nome latino Juglans Regia appartiene ad un albero che cresce anche da noi ed è molto comune: IL NOCE.

E’ un albero vigoroso e maestoso che può raggiungere anche i 30 metri di altezza. Il frutto è una drupa composta dal mallo e dal seme (la noce) che al suo interno racchiude il gheriglio (la parte commestibile).

A questa pianta, e in particolare alle foglie e ai malli, si attribuiscono proprietà antinfiammatorie, digestive, depurative, ipoglicemizzanti, ipotensive, antisettiche.

ROSA CANINA

Chi non conosce questo splendido cespuglio di rose, che dopo la fioritura lascia che il suo frutto (o bacca) diventi per noi una sorgente naturale di vitamina “C” stimolando così il nostro sistema immunitario.

Questa pianta, appartenente alla famiglia delle rosacee, viene molto usata anche nelle tisane per il suo gradevole sapore e per le sue proprietà antiallergiche e antinfiammatorie.

UNCARIA TOMENTOSA

E’ una pianta rampicante conosciuta anche con il nome “unghia di gatto”, originaria della selva peruviana veniva così chiamata per le sue spine che assomigliavano alle unghie dei gatti.

La corteccia è da sempre usata, dalle popolazioni Andine, per combattere e prevenire le infezioni e sfiammare le articolazioni, estremamente indicata per le più comuni malattie da raffreddamento.

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